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Non so come siete arrivati fin qui e non so neppure, nel momento in cui creo questo blog come si evolverà.
Non sono una "spignattatrice" e non sono esperta di nulla, sono soltanto una dilettante che si sta avvicinando all'autoproduzione dei cosmetici ma molto lentamente :-D

Amo il make up e i cosmetici in generale e vorrei condividere la mia passione per i cosmetici naturali, rigorosamente home made e creati con ingredienti molto ma molto ma moooolto semplici e facilmente reperibili.

Mi riservo comunque il diritto di perdermi in frivolezze :-D

La svolta (ma ancora non del tutto) "eco-bio" nella mia vita risale a circa tre anni fa, quando ho deciso di capire cosa mi spalmavo addosso da tutta una vita e cioè: paraffinum liquidum, petrolatum, petroleum distillates, insomma derivati del petrolio, conservanti rilascianti formaldeide e via dicendo...Inutile dire che mi si è aperto un mondo!!!

Ho infatti scoperto, come molti ormai sapranno, che esistono sostanze dannose per la pelle e per l'ambiente che vengono tranquillamente utilizzate e in dosi generose nei cosmetici che utilizziamo quotidianamente. Per imparare a riconoscerle è molto importante saper leggere l'etichetta e quindi la lista degli ingredienti contenuti nei prodotti, l'ormai famoso INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).

L'INCI, come dicevo,  non è altro che l'elenco o meglio la lista degli ingredienti utilizzati in un prodotto in ordine di quantità. Al primo posto troveremo l'ingrediente utilizzato in maggiore quantità e via dicendo. Di grande aiuto, per chi comincia a leggere le etichette dei prodotti, è sicuramente il Biodizionario, un sito di facile consultazione che cataloga le sostanze utilizzate nei cosmetici designando con tre tipi di pallini colorati (rosso=ingrediente sconsigliato, giallo=ingrediente che potrebbe causare problemi o allergie ma non del tutto sconsigliato, specialmente se si trova alla fine della lista, verde= ingrediente promosso) la "pericolosità" degli ingredienti.

Ovviamente, come in tutte le cose, non è il caso di "fissarsi", non dobbiamo necessariamente andare in giro a studiare le etichette dei vari prodotti ossessionate dall'inci (anche perchè le prime volte non saremo in grado di leggerle ma piano piano impareremo a riconoscere gli ingredienti da evitare) ma controlliamo con la giusta consapevolezza quello che ci spalmiamo addosso cercando magari anche di rispettare l'ambiente.

Da qualche tempo ho scoperto l'arte dello spignatto, cioè l'autoproduzione dei cosmetici utilizzando ingredienti, erbe, cere, burri, olii, insomma tutte le materie prime che la natura ci offre.
Sono una dilettante per cui non mi cimento in produzioni di cosmetici complessi (anche perchè non ne sono capace) ma creo prodotti semplici utilizzando, "scopiazzando", dai libri e dal web le ricette già create da altri. Non ho mai inventato una ricetta, per cui quando (e se) succederà sarà dovutamente specificato. Tutte le immagini utilizzate nel sito (tranne ovviamente le foto dei miei prodotti) sono state ottenute cercando su google immagini. Buona navigazione! 
                                                                                                                                                        
                                                                                                                                                    Lorena

7 commenti:

  1. Grazie!
    passero' a conoscere anche il tuo con piacere :-)

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  2. Un Award per te sul mio blog! :-)
    http://profumodipancake.blogspot.it/2014/03/premio-versatile-blogger-award.html

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  3. Complimenti bellissimo blog!! Mi è molto di aiuto....io adoro lo spignatto :) !!! Anche io ho aperto un blog se ti va di passare ne sarei felice grazie ;) http://biocosmesisolobio.blogspot.it/

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  4. Manca Flower Tales Cosmetics: www.flowertalescosmetics.com A me piace molto

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